Buonasera
Si può proprio dire che è stata una partenza con il botto quella del secondo Campionato Alpi del Mare organizzato dai club Albytrack e CSR.
Il primo round si è disputato sulla specialissima pista di legno di Albisola ed ha attirato un nutrito numero di partecipanti in rappresentanza di ben cinque club, tre liguri e due piemontesi.
21 piloti alla scoperta di questa nuova categoria GR. 5 cui sono omologate solo le nuove auto Sideways e le gomme in spugna MB che tranne gli Opiviani i più non le hanno mai usate ancora in gara.
Si è finalmente giunti alla resa dei conti dopo le innumerevoli serate di prova per capire quale delle molteplici possibilità di configurazione, permesse dalla coppia telaio-banchino, era quella giusta, la migliore, quella che ti permette di stare davanti al tuo acerrimo avversario.
Si parte, Lello ed io (gli ultimi viaggiatori rimasti del MSC) partiamo verso il mare, in parte convinti delle scelte fatte, anzi possiamo dire che Lello non era convinto per niente della sua Beta e ha allestito all’ultimo una Capri nella speranza di migliorare le cose.
Personalmente, dopo la serata di prove di mercoledì, ero tranquillo della bontà del mezzo.
Dopo qualche ora di prova e qualche pezzo di ottima pizza non offerta da Franco ma pagata a Franco finalmente si parte.
Come ormai consuetudine ogni inizio di campionato prevede la sessione di qualifiche per stabilire la griglia di partenza.
Un minuto per attaccare la pole position.
Un minuto per capire la macchina con le gomme nuove.
Un minuto per fare meno errori possibili.
Alla fine la pole è in mano a Serravalle Andrea davanti all’idolo locale Badano, che per un attimo ha tremato poiché Santucci ha segnato un tempo di appena 14 centesimi superiore al suo.
Buona anche la prestazione dei due dini, gli ultimi due a scendere sotto i 12 secondi.
Qualcuno si chiederà se Gianni Reineri avesse deciso di non correre e di continuare a mangiare i suoi panini, invece c’era e per trovarlo bisogna scendere giù giù e poi ancora più giù fino alla decima posizione. La sua macchina sembrava impazzita e non era certo quella delle prove.
Piccolo intervallo per un caffè e via si parte con la gara.
5 batterie con la prima di cinque piloti animeranno la serata.
Nella prima batteria troviamo Giordano, Raffa D., Carpinato, Raffa M, Prato B.
La spunta Raffa Marco che alla fine agguanterà una buona tredicesima posizione, su Carpinato, Raffa D., Prato B. e Giordano.
Seconda batteria composta da Contrera, Moro G., Pitto, Moro L.
Buona la gara di Lorenzo Moro che riesce a spuntarla su un Alberto Pitto, pilota locale in costante ascesa, non altrettanto riesce a fare lo zio Genio che rimane nelle posizioni basse della classifica a lui poco consone, ma che sicuramente saprà riscattarsi sulla pista di casa. Contrera invece infastidito dai ripetuti stallonamenti si ritirava staccando il pulsante.
Dai via che si passa alla terza batteria e l’asta da superare dei giri da battere si alza notevolmente.
Troviamo un sorprendente Muratore poi Reineri, si avete capito bene Reineri.
Come? Si si avete capito bene Reineri proprio lui il grande Reineri che ultimamente ha scaldato i cuori degli appassionati con grandi gare, ora invece è già sui blocchi di partenza.
Insieme a loro Lucisano e poi Prato Ricky.
Purtroppo per noi il momento no di Reineri finiva presto e con un’ottima gara passava al comando della generale diventando il punto di riferimento per i prossimi piloti.
Buonissima la gara di Muratore settimo alla fine mentre il suo compagno di merende Lucisano un po’ meno.
Passiamo di volata alla penultima batteria tra un pezzo di pizza e l’altro, sempre da pagare a Franco ovviamente.
Scendono in campo i pretendenti ad almeno una posizione del podio, non parlo di vittoria perché se non succede qualche fatto strano sappiamo già a chi potrà andare, solo due piloti se la giocheranno, ma Saladini, Donnarumma, Brancher e Piccardo hanno ottime possibilità di podio e sono pronti a darsele di santa ragione in pista.
La spunterà Saladini che balza in testa alla graduatoria generale, un po’ sottotono la gara di Piccardo, altro forte pilota locale, più staccati Brancher e Donnarumma, quest’ultimo ancora a combattere contro le bizze di una macchina non a punto.
Ultima batteria e si va a casa a durmì.
Io e gli altri tre rimasti scendiamo in pista con la tensione di chi sa che è costretto fare una buonissima gara.
A si scusate gli altri tre sono il poleman Serravalle, Badano e Marrone.
Pronti via, i due indigeni se ne vanno, m’illudo di riuscire tenerli ma i loro scarichi diventano sempre più piccoli. Purtroppo la corsia iniziale non mi aiuta, la verde ultimamente è diventata la più scorbutica ed è stato facile incappare in stupidi errori (parlo per me) che mi hanno fatto perdere terreno, anzi potrei proprio dire il terzo posto.
Sulle altre corsie è andata molto meglio ma non abbastanza da recuperare.
Badano vinceva a settori su Serravalle, mentre io finivo quarto per un settore su Reineri che non era molto contento e continuava a blaterare di un secondo perso a causa di una partenza doppia nella sua manche, ma ormai era tardi e nessuno aveva voglia più di stare ad ascoltarlo.
Marrone invece collezionava troppe uscite e non riusciva ad andare oltre il 14 posto.
Il prossimo round sarà a Beinette e l’attesa è grande, c’è chi cerca conferme, chi vuole riscattarsi, chi vuole capirci di più insomma mille motivazioni che renderanno questo campionato molto avvincente. Le auto hanno fornito prova di grandi prestazioni e affidabilità, ad Albisola c’è stato un predominio di Ford Capri a Beinette si vedrà quale sarà a dominare; si passa da una liscia pista di legno a una più tormentata Ninco ricca di saliscendi e qui, a differenza di Albisola, le sospensioni sono d’obbligo.
Ora un po' di freddi numeri, incominciamo dalle qualifiche.
Classifica di gara :
Giri più veloci :
Classifica di campionato :